Molleni

Quando il caso arriva in tavola

Maison d'art de la table franco-italiana, Molleni è stata creata da Baptiste, uno studente di business school francese, nel 2019. Il creatore spiega che l'Italia, i suoi paesaggi, i suoi sapori, la sua gastronomia, le sue tradizioni e gli aspetti della sua Dolce Vita, lo ha ispirato nella creazione del marchio. Molleni è un concetto nato per caso: quando Baptiste stava mangiando in un ristorante italiano a Lille, in Francia, notò la bellezza del suo piatto e si rese conto che era un lavoro straordinario creare tali opere d'arte per la tavola. Decide quindi di contattare il produttore Giuseppe, indicato sul retro della targa. Diverse discussioni e incontri dopo, il marchio è stato creato.

La volontà dell'ideatore è quella di promuovere il saper fare degli artigiani ceramisti italiani facendo durare il loro lavoro e le loro creazioni. I valori di Molleni si possono riassumere in tre parole: cordialità, artigianalità, generosità. Cordialità, perché amiamo il disordine delle grandi tavolate, la semplicità dei pasti improvvisati attorno a un piatto di pasta, o il piacere di tostare il limoncello. Artigianalità, perché anche se gli artigiani ceramisti italiani dotati della necessaria tecnicità e competenza stanno diventando sempre più rari, non è un motivo per separarsene. Dobbiamo assumere persone e mantenere vivo il loro know-how storico. Generosità, perché grazie ai loro colori, alla loro particolare brillantezza e alle loro forme, i piatti Molleni riflettono la generosità della cultura italiana con la sua cucina, la sua gente e la sua lingua canora.

Manifattura italiana

I piatti Molleni sono realizzati a mano e con amore. Ogni fase del processo di creazione di un piatto è interamente svolta nella bottega di Mario e Otello, creata diversi decenni fa. Il rispetto per la tradizione dei ceramisti nella regione di Firenze, in Italia, è al centro dei valori del marchio. Questa regione molto ricca di argilla è nota da centinaia di anni per la qualità e l'esperienza degli artigiani ceramisti che vi risiedono. Ciascuna delle fasi della fabbricazione di una lastra richiede grande precisione e padronanza delle varie tecniche coinvolte nella creazione di un prodotto. Il primo passo si chiama modellazione.

Come suggerisce il nome, questo è il momento durante il quale viene modellata la forma del piatto. Per fare ciò, i piatti, o meglio i pezzi di argilla, vengono posti su un piatto girevole. Con le loro mani, gli artigiani formano un incavo e creano bordi con le loro mani. Una volta terminato, il “biscotto” viene posto ad asciugare e poi in forno a 1000°C per una prima cottura. Poi arriva il secondo passaggio, quello della decorazione. Quest'ultimo è uno dei più importanti poiché è in questo momento che il piatto prende vita, con colori, fantasie e forme dinamiche.

Le piastre Molleni sono lavabili a mano ma anche in lavastoviglie, grazie alla vernice “sotto smalto” depositata tra il secondo e il terzo stadio. L'ultimo passaggio, quello della smaltatura, consiste nel depositare un sottile strato protettivo sulla lastra precedentemente dipinta e decorata. A volte capita che sia necessario carteggiare leggermente il tacco della lastra, in modo da renderlo liscio e perfettamente dritto. Dopo questo passaggio, la piastra verrà nuovamente asciugata, per eliminare l'acqua ed evitare possibili rischi di crepe, quindi verrà rimessa in forno a 1000°C una seconda volta.

Una collezione che sembra un'escursione

Subito dopo essersi incontrati, Baptiste e Giuseppe hanno lavorato rapidamente su progetti più snelli e più morbidi rispetto ai disegni tradizionali della regione. Nascono la loro prima collezione, intitolata Dolce Vita, composta da 7 piatti in tre diversi formati: il formato pizza da 32 cm di diametro, il formato pasta corrispondente a un piatto fondo e il formato antipasto che è un piatto classico. È un vero invito al viaggio, basta scegliere la destinazione tra i nomi dei piatti: Roma, Capri, Verona, Taranto,… tante possibilità nei colori dell'Italia.

Ogni modello si relaziona a una città secondo le impressioni personali del designer. Ad esempio, la targa Firenze è un modello con i colori verdi perché il designer aveva un'immagine molto verde di questa città, situata nella regione della Toscana. Ogni piatto ha la sua piccola storia, sta a te scoprirla!